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Risultati di ricerca

  1. 15 mag 2021 · Ecco quello che c'è da sapere. Vaccino Pfizer: cosa contiene. Come chiarito dalla scheda informativa presente sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco, il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (o ...

  2. 15 giu 2021 · Il rapporto sulla sorveglianza dei vaccini covid-19, infatti, datato 26 maggio, dice che le morti sospette in Italia, dopo il vaccino Pfizer sarebbero 213 (con un tasso dello 0,96 ogni 100 mila ...

  3. 28 set 2023 · Mercoledì 27 settembre 2023, il ministero della Salute ha diramato la tanto attesa circolare "Indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023/2024 anti Covid-19", che contiene le indicazioni sulle categorie a cui sono raccomandate le vaccinazioni contro il Covid-19 con il vaccino Covid aggiornato di Pfizer.

  4. 15 apr 2021 · Il primo vaccino arrivato in Italia per prevenire il COVID-19, la malattia causata dal virus SARS-CoV-2, è lo Pfizer-BioNTech (o COVID-19 mRNA BNT162b2). La sua somministrazione è iniziata il 27 dicembre, secondo un piano vaccinale nazionale che prevede più fasi. La somministrazione del vaccino si effettua con due iniezioni (in genere nel muscolo della parte […]

  5. 17 mar 2023 · A partire da novembre 2022 però, cioè esattamente un anno dopo la vaccinazione, ho iniziato ad avere tutta una serie di disturbi che ora a distanza di mesi continuano a permanere e cioè: sbalzi ...

  6. 5 nov 2021 · Vaccini anti-covid: perché non dobbiamo temere effetti a lungo termine. I vaccini Pfizer e Moderna a mRNA sono frutto di decenni di ricerca, sviluppo e sicuri. Il Prof. Burioni spiega perché sono sicuri e non dobbiamo temere presunti effetti a lungo termine. Le ragioni citate più di frequente da chi ha scelto di non vaccinarsi per il Covid ...

  7. Sì, è possibile la somministrazione di una sola dose di vaccino anti-SARSCoV-2/COVID-19 nelle persone che hanno già avuto l'infezione da SARS-CoV-2, sia in maniera sintomatica che asintomatica, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa.